CAPPELLO 35-60, fino a 120 mm, da campanulato a disteso con ampio umbone, talora depresso al centro, spesso irregolarmente lobato o ondulato, margine involuto poi incurvato verso il basso, superficie radialmente fibrillosa, di aspetto sericeo, asciutta, appena viscidulo-untuosa per il tempo umido, di colore grigio brunastro, bistro, o bruno nerastro uniforme.
LAMELLE arcuato-decorrenti sul gambo, spaziate, di elevato spessore, di aspetto lardaceo, da bianco latte a pallidamente crema grigiastro, specialmente se viste di piatto, intercalate da lamellule.
GAMBO 35-60 x 10-22 mm, robusto, cilindrico, talora appena claviforme, talaltra un po' attenuato verso la base, superficie longitudinalmente percorsa da fibrine più scure (concolori al cappello), su fondo pallido, sempre bianca alla base.
CARNE compatta, soda, di colore bianco latte poi un po' grigiastra, con una breve striscia grigia al di sotto della cuticola pileica, odore debole, sapore dolce.
MICROSCOPIA spore da ellissoidali a ovoidali, lisce, 7,6-9,8 x 4,8-6 µm.
HABITAT nei boschi di conifere (Picea, Pimis, Abies), gregario nel mirtillo. Dall'estate all'autunno, non comune, ma abbondante nelle stazioni di crescita.
NOTE - Buon commestibile e di notevole resa per le discrete dimensioni. Tra i grossi igrofori a cappello più o meno asciutto e di colore grigiastro si distingue dal primaverile H. marzuolus per il diverso periodo di crescita, da H. camarophyllus var. atramentosus (da taluni AA. considerato specie autonoma e da altri ritenuto una semplice varietà), per il colore del cappello e delle lamelle che possiedono toni grigio acciaio bluastro, le lamelle, inoltre, sono meno decorrenti e l'habitat esteso anche alle latifoglie. H. calophyllus ha cappello su colorazioni più brune e le lamelle sono delicatamente rosate, sembra prediligere i boschi termofili di conifere, ma cresce anche sulle Alpi.