La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL).
Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali,
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.

SPECIE:
CORDYCEPS CAPITATA
ASCOCARPO di circa 100 mm di altezza e 20-30 mm di diametro massimo. costituito da una testa fertile sostenuta da un gambo.
TESTA globosa, irregolare, ovoidale, talora solcata longitudinalmente, ruvida a causa della presenza degli ostioli dei periteci globosi e chiari che affiorano alla superficie. Colore olivastro-brunastro, più scuro con tempo umido.
GAMBO cilindrico o subclaviforme, ben differenziato dalla testa, giallo più o meno bruno, liscio, ma spesso come sfibrato o scorticato in alcuni punti.
CARNE piuttosto tenace e subcassante nella testa (dove risulta biancastra), fibrosa e giallastra nel gambo.
MICROSCOPIA spore lunghissime, che si spezzano, talora ancora nell'asco, in spore secondarie bacilliformi di circa 20-25 x 2,5 µm, lisce, ialine, disposte parallelamente nell'asco, aschi 350 x 7-8 µm, cilindrici, flessuosi, ad apice rastremato, ottasporici, parafisi assenti.
HABITAT apparentemente terricola, è invece parassita di altri Ascomiceti (genere Elaphomyces), che vivono interrati qualche decina di mm nei boschi di conifere o misti, abbastanza diffusa in estate autunno, singola o a piccoli gruppi.
NOTE - Il genere Cordyceps appartiene ai cosiddetti Pirenomiceti che possiedono il corpo fruttifero (il vero fungo) a forma di piccolo fiasco, nel cui interno avviene la formazione di aschi e ascospore, solitamente le dimensioni di uno di essi sono di 1-2 o frazioni di mm. I periteci (in numero variabile, anche elevato) sono frequentemente contenuti in una matrice carnosa, detta stroma, in questo caso la testa. Essa, come già accennato, risulta ruvida per la presenza dei minuscoli forellini situati sull'apice dei periteci che affiorano alla sua superficie. Queste aperture sono dette ostioli e rappresentano il "passaggio" attraverso il quale usciranno le spore a maturità, C. ophioglossoides con uguali modalità di crescita, è più scuro, anche sul gambo, che risulta giallo solo alla base, ha spore più lunghe, che si frammentano in spore secondarie di soli 4-6 x 2 µm. C. canadensis presenta, invece, spore secondarie fusoidi, di 20-50 x 3-7 µm, con estremità ben delimitate.
CORDYCEPS

CAPITATA
                                            
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