CAPPELLO 20-40 (50) mm, campanulato-conico poi più aperto, espanso e disteso con umbone centrale ottuso marcato, superficie liscia, finemente feltrata presto dissociata in squame irregolari a partire dal margine, di colore bruno scuro, bruno rossiccio, la dissociazione risparmia il centro del cappello, che rimane unito, più scuro, da bruno rossiccio a bruno quasi nero, al di sotto delle squame dissociate risulta evidente il colore di fondo biancastro della carne sottostante.
LAMELLE libere al gambo, fitte, centricose, bianche, un po' ingiallenti, con tagliente fioccoso.
GAMBO 50-60 x 2-4 mm, cilindrico, presto fistoloso e poi cavo, liscio, anello relativamente ampio ed ecidente, membranaceo, ma molto fugace, superficie del gambo liscia, di colore bianco con riflessi di colore rosato o violetto.
CARNE bianca nel cappello, leggermente rossastra nel gambo; odore che ricorda quello degli Scleroderma; sapore non rilevante.
MICROSCOPIA spore tronche-triangolari con apicolo laterale, di dimensioni 6-7,5 x 3-3,5 µm, in massa bianche.
HABITAT a gruppi numerosi al margine dei boschi in terreni nudi e pratici, molto comune, dall'estate all' autunno.
NOTE - E specie tossica che causa avvelenamenti anche seri, di tipo parafalloideo, a lunga incubazione. Forse la più comune tra le piccole Lepiota, si può confondere con molte altre Lepiota di piccola taglia, in particolare con L. felina che presenta un anello più piccolo ma più persistente di quello di L. cristata, bruno scuro nella parte inferiore, ed un gambo che al di sotto dell'anello è ricoperto di rade squamule nerastre, ha inoltre spore ovoidali. Si tratta in ogni caso di specie molto velenose o sospette.