ASCOCARPO di circa 50 mm di diametro, globoso, irregolarmente ovoidale, subsferico, chiuso, composto da un unico cleistotecio.
CLEISTOTECIO con superficie estema (peridio) sterile, spessa fino a 3 mm, fulvo-ocracea, composta da due suati, ruvida a causa della presenza di molte verruche piramidali alte meno di 1 mm. Imenoforo (gleba) interno al ricettacolo, costituito da una massa dapprima compatta, poi polverulenta e di colore bruno-porpora, composta dalle spore mature e dalla disgregazione di elementi imeniali. All'inizio dello sviluppo gli aschi sono alloggiati in particolari compartimenti, la cui parete è costituita da un sottile tessuto chiaro. Odore netto, agliaceo, o di gas metano, non gradevole.
HABITAT isolato, raramente a gruppetti di due-tre esemplari, interrato qualche centimetro sotto la superficie del terreno, talvolta semiaffiorante, nei boschi di conifere o misti. Comune dalla primavera all'autunno.
MICROSCOPIA spore globoso-sferiche, 20-25 µm, con fitte verruche anastomizzate che formano creste, brunastro porpora irregolarmente disposte nell'asco, aschi 45 X45 µm, globoso-sacciformi o piriformi, che a maturità si dissolvono, non amiloidi, esasporici, parafisi assenti.
NOTE - Il cleistotecio è un tipo di fruttificazione propria di alcuni Ascomiceti che presentano un ricettacolo completamente chiuso all'atmosfera esterna. La diffusione delle spore in questo caso non avviene tramite l'azione del vento o dell'acqua, ma è essenzialmente affidata ad animali e insetti che si cibano di questi carpofori o che vi depositano le uova.
La presenza di queste entità è spesso rivelata dal ritrovamento di altri funghi ben visibili, apparentemente terricoli, quali Cordyceps capitata, o Cordyceps ophioglossoides, parassiti di varie specie di Elaphomyces.
E. muricatus è di colore giallo-fulco, con spore di 18-24 µm in aschi 2-4 sporici, mentre E. anthracinus è di colore nero-bruno, con peridio leggermente asperulato e ombelicato su un fianco, ha spore di 18-22 µm di diametro, nero-brune, quasi pubescenti.