CAPPELLO 20-45 mm, inizialmente campanulato e con il margine congiunto al gambo da una fitta cortina bianca, alla fine disteso, con umbone piuttosto ottuso, giallo-citrino con disco giallo-ocraceo, di rado uniformemente giallo-citrino pallido, cischioso, ma presto asciutto, glabro. Cuticola sottile.
LAMELLE prima biancastre poi sfumate di giallo-ocraceo molto pallido, decorrenti, spaziate, intercalate da numerose lamellule, spesso tre per ogni spazio interlamellare, in questo caso la centrale è molto più lunga e può essere scambiata per una normale lamella.
GAMBO 35-80 x 5-8 mm, slanciato, sovente ricurvo, pieno, nettamente fibrilloso-fibroso, biancastro con zone giallo citrino pallido, non glutinoso, leggermente vischioso per l'umidità, all'apice porta i resti del velo cortiniforme bianco.
CARNE giallo zolfo sotto la cuticola per un tratto più o meno profondo, biancastra altrove, piuttosto fibrosa nel gambo, un po' igrofana, non denuncia odori o sapori particolari.
MICROSCOPIA spore ellissoidali, 7,2-8,6 x 4,5-5,8 µm, basidi tetrasporici.
HABITAT specie legata al Larice, predilige i boschi aperti dove cresce abbondante pur non essendo ovunque diffusa. Autunno.
NOTE - Fra le specie di Hygrophorus associate al Larice, H. lucorum si distingue per le colorazioni gialle pallide e per la presenza di una cortina bianca sul gambo. H. speciosus è più vischioso, ha colorazioni su toni molto caldi che vanno dal giallo cromo all'arancio e il gambo rivestito da una calza glutinosa che lascia cercini giallastri. Nessuna possibilità di confusione, infine, con H. queletii, pressoché uniformemente bianco, segnato da fibrille rosate sul cappello e con lamelle crema. H. gliocyclus possiede i medesimi colori gialli pallidi e porta una cortina bianca inglobata nel glutine, è inoltre più carnoso e si associa ai pini.