BASIDIOCARPO alto 50-70 mm, con diametro di 30- 60 mm, subgloboso-piriforme, più o meno turbinato e con apice papillato-umbonato. Pseudogambo più o meno breve, rastremato verso la base, con subgleba spugnosa e sterile.
ESOPERIDIO all'inizio fittamente fioccoso-granuloso, ben presto dissociato in larghi frammenti fioccosi a mo' di cerruche, labili e facilmente detersi, più persistenti verso la base, che gli conferiscono il caratteristico aspetto evocante una volva dissociata in verruche (tipo A. muscaria).
ENDOPERIDIO sottile, papiraceo, liscio; da crema-carnicino a bruno-rosato, a maturità deiscente in un orifizio apicale.
GLEBA bianca, soda e compatta nel giovane, con odore debole fungino e sapore gradevole, poi molliccia, ocraceo-olivastra e infine brunasuo-porporina polverulenta, assume un odore sgradevole.
MICROSCOPIA spore sferoidali, 4,6-5,6 µm, verrucoso-aculeate, brunastre al MS. Sporata bruna.
HABITAT nei boschi di latifoglie; su terreno calcareo, in zone aperte o ai margini della vegetazione arborea; solitario o gregario; raramente in gruppi di numerosi esemplari, in autunno, poco frequente.
NOTE - Il colore crema-rosato riscontrabile negli esemplari adulti, l'umbone più o meno pronunciato, l'esoperidio dissociato in frammenti verrucosi, sono i principali caratteri distintivi per una sua corretta determinazione; tuttavia, qualora questi caratteri venissero meno per cause meteorologiche avverse, la sua distinzione da specie viciniori diviene problematica; L. pyriforme produce fruttificazioni cespitose e cresce su legno marcescente; Calvatia excipuliformis è di norma più grande e possiede uno pseudogambo più allungato, che le conferisce il tipico portamento a "lampadina".