La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL).
Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali,
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.

SINDROME PANTERINICA
Micoatropinica o Neurotossica Anticolinergica
Amanita Pantherina e Amanita Muscaria, comprese tutte le loro forme e varietà.
Le tossine responsabili identificate sono dei derivati ad azione psicogena a breve latenza costituiti principalmente da isossazoli quali l’Acido Ibotenico e Diidroibotenico, il Muscimolo ed il Muscazone (quest'ultimo poco attivo e praticamente non tossico); sono state isolate anche altre sostanze per lo più ad azione simil-atropinica. Tra tutte queste, l’Acido Ibotenico ed il suo metabolita Muscimolo, sono quasi per intero le tossine responsabili della tossicità di questi funghi, essendo sostanze molto attive a livello del Sistema Nervoso Centrale.
La DL/50 (Dose Letale Media) è di 90mg. per l'Acido Ibotenico e di 5-10mg per il Muscimolo. Tale dose è contenuta in circa 100gr. di fungo fresco. Gli esatti meccanismi di azione di tali sostanze non sono ancora noti, ma è stata messa in evidenza una notevole somiglianza strutturale tra l’Acido Ibotenico e l'Acido Glutammico e tra il Muscimolo e l'Acido Gamma-Amino Butirrico (GABA), cioè con alcuni neurotrasmettitori fisiologicamente presenti a livello del Sistema Nervoso Centrale. E' verosimile quindi che il Muscimolo agisca a livello centrale imitando i normali neurotrasmettitori che agiscono a livello dei recettori GABA.
La Sindrome Panterinica è caratterizzata da disturbi a carico del Sistema Nervoso Centrale con manifestazioni fisiche e psichiche. I funghi responsabili identificati sono Amanita Pantherina e Amanita Muscaria, comprese tutte le loro forme e varietà.

LATENZA
Breve e va da 30 minuti a 3 ore. Dopo circa 10-15 ore dall'esordio della sintomatologia, compare la cefalea, che durerà per molti mesi, in caso di Amanita Pantherina; e sonno profondo con Amanita Muscaria. Al suo risveglio, l'intossicato spesso non ricorderà nulla e avrà un'amnesia retrograda. L'evoluzione è generalmente spontanea, in 12 - 24 ore. La terapia è specifica con lavanda gastrica, carbone attivo per diminuire l’assorbimento delle tossine, soluzioni idrosaline. Se è presente un’agitazione importante, può essere necessaria una sedazione con benzodiazepina.

SINTOMATOLOGIA
Variabile, nelle intossicazoni accidentali. Nell'esperienza di Wasson con l'Amanita Muscaria, egli descrive un sonno profondo con delle visioni al quale succede uno stato allucinatorio con macropsie cioè, un fenomeno soggettivo che procura la percezione degli oggetti più grandi della realtà.
Nelle intossicazioni vi sono disturbi digestivi quali: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali. Tali disturbi digestivi sono presenti normalmente nei casi piuttosto benigni o a media gravità, mentre sono assenti nei casi gravi. A seguito di ingestioni massive, l'evoluzione rapida porta verso il Coma. Vi sono anche disturbi motori con incoordinazione dei movimenti come l'atassia o fascicolazioni muscolari, tali che spesso non si riesce ad eseguire una lavanda gastrica, tremori e crampi muscolari, debolezza muscolare e più raramente iperriflessia, disturbi sensitivi transitori e convulsioni nei bambini. Frequentemente vi è agitazione psicomotoria con sintomi simili all'eccesso maniacale che si presenta con logorrea o raramente il mutismo, euforia o raramente depressione, vi è inoltre uno stato confusionale con disturbi della coscienza frequentemente sotto forma di disturbi dell'attenzione, sonnolenza, stupore, confusione sino al coma profondo. Le allucinazioni sono soprattutto visive, auditive o cenestopatiche, dette allucinazioni della sensibilità. Frequenti sono le vertigini mentre la cefalea è più rara. Vi può essere anche delirio, talvolta a tema religioso. L'intossicazione da A. Pantherina spesso è stata descritta come uno stato di ebbrezza alcoolica. In alcuni soggetti è stata evidenziata una riduzione delle capacità intellettuali nelle 2-3 settimane seguenti. Vi sono inoltre disturbi anticolinergici, probabilmente dovuti ad azione di 31 altre sostanze ad azione atropino-simile presenti in queste specie fungine, quali dilatazione pupillare detta midriasi, bocca asciutta, pelle secca e spesso anche disturbi a carico del sistema cardiovascolare quali aumento del battito cardiaco la tachicardia e riduzione della pressione arteriosa l'ipotensione. La differente sintomatologia e tossicità sarebbe da ascrivere alla differente concentrazione delle tossine che cambia a seconda della stagione e dalla zona di raccolta dei funghi responsabili.

Sono segnalati casi mortali, conseguenti ad un consumo rilevante, della sola A. Pantherina e della A.Muscaria.
SPECIE RESPONSABILI
O SOSPETTE:



Amanita Pantherina:

Amanita Muscaria:



NB: E’ segnalata una sindrome detta del “formicolio” con sintomatologia a breve latenza caratterizzata da parestesie e formicolii alla regione della testa e del collo, spalle e punta delle dita, eventualmente accompagnata da lievi sintomi gastroenterici. In 24 ore si ha la remissione spontanea della sintomatologia senza intervento terapeutico. Fungo responsabile in questo caso è l’Amanita Citrina (e forse anche A. Porphiria) che si è dimostrata contenere una tossina neurotropa, la bufotenina (sostanza indolica).

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