ASCOCARPO costituito da un apotecio sessile.
APOTECIO fino a 30 mm di diametro, a forma di coppa piùo meno ampia e distesa, irregolarmente profonda. Imenoforo liscio, non di rado ondulato, specialmente sul fondo della coppa stzssa, marrone più o meno scuro in rapporto all'umidità assorbita, superficie esterna concolore all'imenoforo o tendente al rossiccio, forforacea, specialmente verso l'orlo. Orlo irregolare, liscio o ondulato, intero.
CARNE piuttosto sottile, ceraceo-cassante, di colore rossiccio-brunastro.
MICROSCOPIA spore ellissoidali, 16,5-13,5 x 8,6-10,0 µm, irregolarmente reticolate, ialine al MS, spesso biguttulate, uniseriate nell'asco, aschi cilindrici, amiloidi, ottasporici, parafisi cilindriche, sensibilmente rigonfie all'apice, settate.
HABITAT cresce indifferentemente su tutti i tipi di terreno nei boschi di conifere e di latifoglie, a gruppi di individui più o meno appressati o anche concresciuti, raramente singola, in primavera-estate, più raramente in autunno. Molto comune.
NOTE - Al medesimo gruppo appartengono specie morfologicamente molto simili e differenziabili con certezza solo attraverso 1'indagine microscopica. P. badioconfusa ha tonalità di colore bruno-olivacee e spore di 22-23 x 6-7 µm, finemente verrucose, anch'essa è ubiquitaria. P. depressa ha riflessi porpora-violacei, specialmente sull'imenoforo, le sue spore sono di 13-20 x 9-10 µm, con verruche sparse che tendono a unirsi tra loro a formare piccole creste.
P. michelii possiede colori sul marrone rossiccio o sul bruno-lilla chiaro, alla frattura emette un latice acquoso che, dopo qualche tempo, diviene giallo, ha spore di 15-16 x 3 µm, con verruche sparse e fruttifica in luoghi umidi, nei boschi di latifoslie.