La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL).
Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali,
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.

SPECIE:
GOMPHIDIUS ROSEUS
CAPPELLO 30-60 mm, inizialmente emisferico, convesso, poi appianato, talora con ampio umbone ottuso, l'orlo involuto, poi disteso, ondulato. Cuticola glutinosa, brillante, inizialmente di colore rosso-carminio o rosso vinoso, poi rosa, più pallida al bordo.
LAMELLE arcuato-decorrenti, brevi, spaziate, forcate e disuguali, inizialmente bianche, poi più o meno grigio fuligginoso, fino a nerastre.
GAMBO 20-50 x 8-15 mm, subcilindrico, attenuato alla base, con una strozzatura verso l'alto e con evidenti segni di velo specialmente negli esemplari giovani, di colore bianco, rosato verso la base.
CARNE bianca, rosata alla base del gambo e sotto la cuticola, senza odori e sapori particolari.
MICROSCOPIA spore ellissoidali-fusiformi, 17-21 x 5-5,5 µm, bruno-olivaceo scuro al MS.
HABITAT a gruppi nei boschi di Pinus, in estate-autunno, non molto comune e non ovunque diffuso, cresce sovente contemporaneamente e mescolato a fruttificazioni di Suillus bovinus.
NOTE - Si tratta di una specie del tutto inconfondibile date le colorazioni e il portamento complessivo. G. maculatus ha la cuticola del cappello bruno-ocraceo-rosata, macchiata di nero. A maturità tutto il fungo diviene nero, fruttifica in estate-autunno in vicinanza di alberi di Larice e ha spore più grandi, di 18-23 x 6-9 µm.
GOMPHIDIUS

ROSEUS
                                            
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