CAPPELLO 50-150 (200) mm, inizialmente piano-convesso, poi depresso al centro, imbutiforme, da giallo chiaro a giallo-rossastro-ocraceo, molto vischioso con tempo umido, feltrato, zonato da cerchi concentrici più o meno evidenti, il margine molto involuto, poi disteso, barboso-lanoso, con villosità poco appariscenti per il glutine che lo avvolge.
LAMELLE da adnate a un po' decorrenti, fitte, con numerose lamellule poco forcate, crema pallido-giallastre.
GAMBO 35-70 x 20-30 mm, pieno, sodo, presto cavo, cilindrico, ornato da scrobicoli giallo-arancio, la superficie bianca per una densa pruinosità che permane all'apice.
CARNE molto soda compatta, bianca, un po' ingiallente all'aria, con sapore acre.
LATTICE abbondante, bianco, ma con viraggio immediato al giallo vivo, acre.
MICROSCOPIA spore da largamente ellissoidali a ellissoidali, 7,6-8,6 x 6,0-7,2 µm, con verruche evidenti unite in creste non formanti maglie chiuse, basidi teuasporici, subclavati, pileipellis, un ixotricoderma.
HABITAT nei boschi di conifere (Picea, Abies), dall'estate all'autunno inoltrato, molto diffuso e comune nell'arco alpino.
NOTE - Fra le specie con cappello viscido, peloso-villoso verso il bordo, e lattice bianco, subito virante al giallo, L. scrobiculatus si fa riconoscere per il cappello giallo cromo, piuttosto zonato, per le lamelle crema-giallastre senza toni rosati, per la taglia piuttosto massiccia e per il gambo scrobicolato con evidente pruina bianca all'apice. L. citriolens, è di norma più pallido, più peloso e con lamelle caratteristicamente rosate. L. intermedius è, come dice il nome, una specie che porta in sé caratteri comuni ad altre entità del medesimo gruppo: il riconoscimento certo richiede il ricorso alla microscopia. Altre specie di questo gruppo, segnalate per l'Europa boreale, sono state rinvenute anche in Italia (L. leonis, L. auriolla, L. tuomikoskii). Infine, L. repraesentaneus, parimenti massiccio, è di un giallo più vivo e ha lattice virante al violetto.