CAPPELLO 50-150 (250) mm, carnoso, sodo, dapprima convesso-ombelicato, poi depresso, di colore molto variabile, violaceo, bruno carnicino, grigio-lilla, crema-ocraceo, sovente guttulato, vischioso a tempo umido, lucente con il secco, il margine dapprima involuto, poi disteso-ondulato, talora cosparso da una pruina biancastra.
LAMELLE da adnate a leggermente decorrenti, fitte, sottili, intercalate da numerose lamellule, un po' forcate al gambo, bianco-crema poi ocra pallido, si macchiano di grigio-verdastro nelle fratture.
GAMBO 50-100 x 10-35 mm, presto cavo, più o meno cilindrico, assottigliato verso l'apice, vischioso, brillante, da biancastro a crema-ocraceo, talvolta con sfumature rosate.
CARNE spessa, soda, biancastra, con odore fruttato e sapore acre.
LATTICE abbondante, bianco, virante al grigio-verdastro con l'essiccamento, da mite a molto acre e amaro. KOH, giallo-arancio.
MICROSCOPIA spore da largamente ellissoidali a ellissoidali, 7,3-10,0 x 5,9-7,8 µm, con verruche unite in creste evidenti, ma non formanti maglie chiuse, basidi tetrasporici, clavati, pileipellis, un ixotricoderma.
HABITAT in boschi di conifere in zone umide, torbiere, sfagni, talvolta associato a Betulle, molto comune e largamente diffuso, fruttifica dall'estate a tutto l'autunno.
NOTE - Fra le specie con cappello dai colori grigio-violacei e lattice quasi immutabile, L. trivialis si distingue per il gambo tipicamente rastremato all'apice e per il lattice crema molto chiaro, ingiallente con KOH. Anche se non si può considerare tossico, è comunque da non consumare perché molto acre.