CAPPELLO 40-80 mm convesso, quindi disteso, di colore abbastanza uniforme, bruno fulvo o bruno rossiccio eccetto all' orlo ove sovente manifesta una più o meno sottile banda biancastra, glabro, di aspetto grasso-lubrificato ma non propriamente vischioso, orlo con andamento un poco irregolare.
LAMELLE arcuato-adnate, fitte, strette e piuttosto sottili, intercalate da numerose lamellule, di colore inizialmente camoscio chiaro, poi più bruniccio-caffellatte, non papiglionacee, indice di assenza di lacrimazione.
GAMBO 40-50 x 20-25 mm, tozzo, leggermente incurvato e notevolmente attenuato alla base, di colore biancastro, da pruinoso a forforaceo, pieno e sodo.
CARNE spessa, compatta biancastra, di odore leggermente rafanoide con componente dolciastra, come di cacao e di sapore amarognolo.
MICROSCOPIA spore amigdaliformi, come sabbiate, 9-9,5 x 4,5-5 µm, cheilocistidi clavati ad apice tronco. HABITAT nei prati o nei pascoli che fiancheggiano sentieri o camminamenti nei pressi di boschi di conifere, non molto comune.
NOTE - A causa di una complessa questione di ordine strettamente nomenclaturale, questa specie è stata per un certo periodo chiamata H. theobrominum, epiteto creato da Quadraccia appositamente per superare "l'impasse" dovuta al fatto che Agaricus truncatus era il binomio (basionimo) su cui si fondavano due diverse specie; una oggi considerata quale H. t-runcatum, l'altra attualmente ritenuta Rhodocybe truncata. Con l'ammissione della sinonimia prioritaria di Rhodocybe gemina (R. truncata), il problema non si pone più e il binomio H. truncatus può essere riutilizzato a pieno titolo, rendendo superfluo quello di Quadraccia. Dal punto di vista speciografico, H truncatum è abbastanza facilmente riconoscibile per la colorazione pressoché uniforme, per l'odore di cacao e per l'habitat tendenzialmente praticolo.