La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali, Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
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AGARICUSAgaricus xanthodermus, specie a carne ingiallente e dal pronunciato odore di fenolo, è spesso abbon- dante soprattutto in ambienti antropizzati; si tratta di una specie che provoca, sebbene in modo incostan- te, disturbi di tipo gastrointestinale.
AMANITAAmanita caesarea è uno tra i più celebrati funghi commestibili, noto sin dall’antichità e con una vasta tradizione di consumo in buona parte del territorio italiano.
AMANITAAmanita proxima Dumée è la principale specie europea responsabile della sindrome nefrotossica.
AURICULARIAI funghi del genere Auricularia vantano un’importante tradizone di consumo nei paesi asiatici, mentre risultano poco utilizzati sul territorio italiano. Auricularia auricula-judae, qui raffigurata, è molto diffusa e reperibile, soprattutto nei mesi più freschi, su legno di Sambucus (substrato preferenziale) e di svariate altre latifoglie
BOLETUSBoletus aereus è il porcino del Mediterraneo per eccellenza, ampiamente distribuito e spesso abbon- dante nelle regioni dell’Italia centro-meridionale e insulare. Tuttavia la tradizione di consumo, come per gli altri porcini, non è storicamente radicata in tutte le regioni italiane, anche se al giorno d’oggi i porcini sono certamente tra le specie più ambite dal raccoglitore in tutto il territorio nazionale.
BOLETUSBoletus pinophilus è una delle quattro specie del genere Boletus s. str., noti come “funghi porcini” e commercializzati a livello mondiale con volumi e valori decisamente importanti. Il consumo alimentare, diffusissimo in Italia, non è privo di problematiche, molto spesso legate all’utilizzo allo stato crudo.
BOLETUSBoletus satanas (= Rubroboletus satanas) deve il suo minaccioso nome alle sue proprietà tossiche; nonostante venga localmente consumato dopo essere stato sottoposto a diversi trattamenti, è da consi- derare una specie velenosa con sindrome gastrointestinale, per quanto incostante
CALOCYBECalocybe gambosa, tipicamente primaverile, è un fungo commestibile che ha una documentata tradizio- ne plurisecolare di consumo, con notevole rilevanza dal punto di vista storico. Oggi è molto apprezzato e ricercato in numerose regioni italiane e in vari Paesi europei.
COPRINUSCoprinus atramentarius (oggi inquadrato nel genere Copri- nopsis) è noto in particolare per la sua potenzialità di provocare disturbi con effetto “simil-antabuse” se consumato insieme a be- vande alcoliche
CORTINARIUSLa commestibilità di Cortinarius splendens è stata fortemente dibattuta a partire dalla fine degli anni ’70, a seguito di alcuni presunti gravi episodi di intossicazione. Allo stato attuale è da considerare specie sospetta di nefrotossicità
ENTOLOMAEntoloma clypeatum è uno degli Entoloma primaverili commestibili che crescono in associazione con piante da frutto; in particolare è frequente nei campi coltivati con meli e peri.
ENTOLOMAEntoloma sinuatum è una tra le specie responsabili di sindrome gastrointestinale severa e costante. La sua elevata confondibilità con Clitocybe nebularis e con altre specie consumate dalla popolazione lo rende ogni anno protagonista di numerose intossicazioni
FISTOLINAFistulina hepatica è una curiosa poliporacea che si sviluppa su legno morto di varie latifoglie, castagni e querce in particolar modo. L’aspetto simile a una grossa lingua la rende facilmente riconoscibile. Si tratta di una specie localmente consumata, spesso anche allo stato crudo
HYGROCYBEHygrocybe conica è una tra le pochissime specie di Hygropho- raceae in grado di provocare intossicazioni e può essere classi- ficata fra i funghi tossici con sindrome gastrointestinale probabil- mente incostante.
HYGROPHORUSHygrophorus marzuolus, è uno tra i funghi primaverili oggi più noti e ambìti. Si associa sia con latifoglie che con conifere, con predilezione per l’abete bianco. Infatti, nei territori ove è tradizionalmente consuma- to sono presenti notevoli estensioni di abetine.
HYGROPHORUSHygrophorus russula è una specie molto nota tra i raccoglitori di alcune regioni dell’Italia mediterranea, dove trova il suo principale areale di distribuzione, in particolare legato al leccio e a varie altre specie di quercia, in ambienti termofili.
INOCYBETre tipiche specie rappresentanti del genere Inocybe s. l.: (A) Inocybe asterospora, (B) Inocybe erube- scens e (C) Inocybe rimosa
MORCHELLAMorchella vulgaris, appartenente al complesso di M. esculenta, è caratterizzata da colorazioni bruno- grigiastre nella mitra. è caratterizzata da colorazioni bruno-grigiastre nella mitra. Le specie del genere Morchella sono fra i funghi più consumati al mondo e vengono commercializzati con volumi e valori decisamente importanti. Tutte le specie sono commestibili dopo cottura completa, evitando i quantitativi eccessivi e i pasti ripetuti.
PLEUROTUSPleurotus eryngii è una tra le specie più importanti nel consumo tradizionale dei funghi dell’Italia meridionale e insulare.
TRICHOLOMATricholoma caligatum è il capostipite di un gruppo di Tricholoma commestibili, muniti di un pronunciato velo a forma di calza e dalle colorazioni prevalentemente brunastre. Tra questi figura anche il noto Tri- choloma matsutake, specie presente anche sull’arco alpino ed estremamente apprezzata in Giappone.
TRICHOLOMALa commestibilità di Tricholoma equestre è estremamente controversa, a seguito di alcuni casi di gravi intossicazioni attribuite a questa specie all’inizio degli anni 2000. Attualmente la raccolta e la commercia- lizzazione di questa specie sono interdette in diverse nazioni europee, tra le quali l’Italia
TRICHOLOSPORUMTricholosporum goniospermum, che presenta tratti morfologici che da un lato lo avvicinano al genere Tricholoma, dall’altro al genere Lepista, è specie commestibile dopo trattamento di completa cottura. Si tratta di una specie localizzata, che tuttavia in alcuni territori è ben conosciuta e tradizionalmente raccolta e consumata
VERPAMorchella vulgaris, appartenente al complesso di M. esculenta, è caratterizzata da colorazioni bruno- grigiastre nella mitra. è caratterizzata da colorazioni bruno-grigiastre nella mitra. Le specie del genere Morchella sono fra i funghi più consumati al mondo e vengono commercializzati con volumi e valori decisamente importanti. Tutte la specie sono commestibili dopo cottura completa, evitando i quantitativi eccessivi e i pasti ripetuti.